martedì 17 maggio 2011

L'ultima lezione (10)

Quando devo lavorare insieme ad altri cerco di immaginarmi seduto con loro, con un mazzo di carte. Il mio impulso è sempre di scoprire tutte le carte sul tavolo, e dire al gruppo: "Okay, decidiamo assieme cosa farne di questa mano?"


Riuscire a lavorare bene in un gruppo è una virtù produttiva e necessaria sia nel mondo del lavoro sia in quello familiare. Per insegnare questo, raggruppavo sempre i miei studenti in squadre e li mettevo a lavorare insieme su alcuni progetti.


Negli anni migliorare il gioco di squadra è diventata una mia piccola ossessione.

(...)


Ecco alcune indicazioni.


Presentatevi nel modo giusto: tutto comincia presentandosi bene. Scambiatevi le informazioni necessarie. Imparate i nomi degli altri.


Trovate gli elementi in comune: quasi sempre troverete elementi in comune con un altro, e da lì diventa più facile discutere le questioni laddove ci sono idee diverse.

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Create le condizioni giuste per un incontro: assicuratevi che nessuno abbia fame, freddo o sia stanco. Trovatevi per un pranzo o una cena se potete.


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Fate parlare tutti: non interrompete gli altri.


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Lasciate il vostro Io fuori dalla stanza: quando argomentate le idee, definitele e scrivetele. La definzione dovrebbe descrivere l'idea, non il creatore.


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Elogiatevi a vicenda: trovate qualcosa di carino da dire, anche se un po' forzato. Le idee peggiori possono sempre nascondere la soluzione al problema se osservate bene.

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Proponete le alternative con una domanda: anziché "penso che dovremmo fare A, non B", provate a dire "E se facessimo A, invece di B?". Questo permette agli altri di dare un'opinione piuttosto che difendere la scelta di qualcuno.

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