venerdì 13 maggio 2011

L'ultima lezione (8)

Come la maggior parte dei secchioni americani nati nel 1960, ho trascorso parte della mia infanzia a sognare di essere il capitano James T. Kirk, comandante della nave stellare Enterprise.


(...)


Per i giovanotti ambiziosi con un'inclinazione scientifica, non poteva esserci un modello di comportamento migliore di James T. Kirk di Star Trek. Credo seriamente infatti di essere diventato un buon insegnante, un bravo collega - forse addirittura un buon marito - studiando il capitano Kirk mentre comanda l'Enterprise.


Pensateci. Se avete visto il telefilm sapete che Kirk non è il più intelligente sulla navicella spaziale. Il signor Spock, il primo ufficiale, è di gran lunga il personaggio dall'intelletto più acuto. Il dottor McCoy possiede tutta la conoscenza medica disponibile all'umanità nell'anno 2260. Scotty è il capoingegnere che ha il know-how tecnico per far funzionare la nave, anche quando viene attaccata dagli alieni.


Quindi qual è l'abilità di Kirk? Come può salire a bordo dell'Enterprise e comandarla?
La risposta è una: c'è un'abilità chiamata "leadership".


Ho imparato davvero tanto osservandolo in azione. E' l'essenza distillata del manager dinamico, uno che sa delegare, sa ispirare gli altri  grazie alla sua passione, e sta bene nell'uniforme di lavoro.
Non ha mai professato di avere capacità superiori a quelle dei suoi subordinati. Sa riconoscere il valore di ciascuno nelle proprie mansioni. Ma è lui a stabilire il punto di vista, il tono.


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