giovedì 5 maggio 2011

L'ultima lezione (2)

Continuiamo a leggere alcuni brani tratti dal libro di Randy Pausch che si intitola: "L'ultima lezione".



Ho vinto la lotteria dei genitori. 

(...)

Sono cresciuto agiatamente nella classe media di Columbia, nel Maryland. I soldi non hanno mai rappresentato un problema a casa nostra, soprattutto perché i miei genitori non hanno mai sentito la necessità di spendere molto. 


(...)


Raramente cenavamo fuori. Andavamo al cinema forse una o due volte l'anno. "Guarda la tv" mi dicevano. "E' gratis. O ancora meglio, vai in biblioteca e prendi un libro".


Quando avevo due anni e mia sorella quattro, mamma ci portò al circo. A nove anni chiesi di tornarci ancora. "Che bisogno c'è?" ribatté mia madre. "Sei già stato al circo".


Appare intollerabile per gli standard di oggi, ma in realtà è stata un'infanzia magica. davvero, mi considero un ragazzo incredibilmente avvantaggiato nella vita perché avevo un padre e una madre che avevano ben compreso tante cose.


Non spendevamo molto, ma riflettevamo su tutto.


(...)


A quell'epoca teorizzavo che ci fossero due tipi di famiglie:
1) quelle in cui durante la cena si sente il bisogno di un dizionario
2) quelle che non ne hanno bisogno


Noi rientravamo nel primo caso. Quasi ogni sera si finiva con il consultare il vocabolario, che tenevamo su uno scaffale a due passi dal tavolo. "Se avete domande" affermava mio padre "cercatevi le risposte".


Quali sono i consigli che Pausch ci dà in queste righe e come possiamo utilizzarli nella nostra vita lavorativa?

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