mercoledì 12 ottobre 2011

Il fascino della leadership

La gente è sempre stata affascinata dal tema della leadership, basti pensare al fatto che i più grandi pensatori di tutti i tempi si sono occupati dell'argomento: da Platone a Confucio, da Machiavelli a Hobbes, in molti hanno provato a definire la natura della leadership e il suo rapporto all'interno della società.

Ma cos'è esattamente la leadership? 

Potremmo definirla come "la capacità di fare in modo che le persone facciano ciò che non hanno voglia di fare e decidano che provano addirittura piacere nel farlo". Più prosaicamente, potremmo dire che la leadership è un processo attraverso il quale un individuo influenza un gruppo di individui per ottenere un obiettivo comune.
Nel corso degli anni, le scienze sociali hanno contribuito molto alla comprensione della leadership.All'inizio del ventesimo secolo, ad esempio, lo studio dei tratti che i grandi leader avevano in comune è stato una delle principali preoccupazioni. L'obiettivo di questi studi era quello di trovare delle correlazioni tra variabili quali l'intelligenza, l'aspetto, l'altezza, ecc e la leadership. A questi studi si opponeva l'allora radicata ideologia americana che suggeriva che grandi leader si nascesse e non si diventasse. 


Lo studio oggettivo del comportamento dei leader sul posto di lavoro che venne nei decenni centrali del ventesimo secolo ricercò i tratti universali dei leader direttamente nell'esercizio della leadership. In questo periodo nacque l'idea che la leadership si originasse in situazioni e in contesti specifici che non sono necessariamente ripetibili (Fred Fiedler). Un leader all'interno di una fabbrica potrebbe, ad esempio, fallire in un ambiente accademico. 
Il decano degli studi sulla leadership moderna è James MacGregor Burns che ebbe l'intuizione di   differenziare il leader trasformazionale da quello transazionale.
Il leader trasformazionale è l'eroe di Burns: uno come Franklin Roosevelt, capace di reagire a una crisi come la Grande Depressione con una vision precisa, grandi idee e la volontà di sperimentare. Il leader trasformazionale vede in ogni problema un'opportunità di trasformare la cosa a suo vantaggio, mentre il prototipo del leader  transazionale è qualcuno che si ferma alla superficie di un problema, non riuscendo a coglierlo nella sua interezza.  
In breve, i leader trasformazionali sono i veri leader: visionari, trascinatori, capaci di conquistarsi un posto nel mondo. I leader transazionali sono, invece, spesso solo dei manager che si limitano a mettere dei cerotti su problemi che andrebbero affrontati in modo ben più radicale.
Coloro che decidono di seguire un leader, comunque, si aspettano che questo li incoraggi, sia intelligente, abbia la forza di decidere, sappia comunicare, sia positivo, riesca a motivare, sia in grado di costruire la fiducia e rifletta a fondo sul futuro.Proprio per questo, ultimamente, si è compreso il grande ruolo che giocato nella leadership da quella che Walter Bennis definisce l'"intelligenza emotiva".Una caratteristica che tutti i leader hanno in comune, infatti, è quella di intuire ciò che i loro seguaci desiderano, sognano o - al contrario - trovano inquietante, la capacità di comprendere una vasta gamma di tipi umani e la natura umana in generale. Bass e Stodgill, grandi studiosi della materia, postulano addirittura che la leadership non sia altro che "l'arte di trattare con la natura umana".


Un altro modo per inquadrare e capire i grandi leader della storia è quello di vederli come dei grandi narratori capaci di offrire alla gente storie nelle quali identificarsi: chi siamo, da dove veniamo e dove andiamo. Anche a questo proposito, possiamo individuare due tipologie di leader: l'innovativo che rinnoverà la narrazione dell'identità di una cultura e il leader visionario che ne inventerà una del tutto nuova.

E a voi quali caratteristiche piacerebbe trovare nel leader ideale?

(Conosci già il nostro sito? Si chiama QualitiAmo - La Qualità gratis sul web ed è pieno di consigli per chi si occupa di Qualità, ISO 9001 e certificazione)

Nessun commento: