martedì 11 ottobre 2011

Siate costanti!

Conoscete la storia delle due rane che caddero in un secchio di latte?  
La prima, vedendo che non c'era modo di uscire dal liquido bianco, accettò il suo destino e annegò. La seconda, invece, continuò a dibattersi e lottò per restare a galla. Ben presto la zangolatura trasformò la panna in burro e, così, fu in grado di saltare fuori.

Non chiediamoci come fece la seconda rana a non essere sbattuta insieme al burro perché la favoletta, ovviamente, ha lo scopo di sollecitare la nostra costanza di propositi nel raggiungimento di un obiettivo. 

Essere costanti, però, non basta quando ci troviamo davanti condizioni avverse. Dobbiamo anche essere preparati ad un lungo lavoro. Gli esperti sono addirittura arrivati a dire che l'ottanta per cento del nostro lavoro dovrebbe consistere nel cercare ostinatamente di centrare i nostri obiettivi. L'80%!

È facile "cadere" o avere battute d'arresto quando si lavora. Quando accade, non resta che rialzarsi e ricominciare a lavorare come prima, anzi...meglio di prima!

Sono queste le caratteristiche che, ultimamente, si cercano nei collaboratori: la costanza e la capacità di affrontare i periodi bui.

Sapete che Michelangelo restò per quattro lunghi anni sdraiato sulla schiena per dipingere la Cappella Sistina? Se questo non dovesse bastarvi, ricordate qual era il motto di Winston Churchill: "Non mollare mai, non mollare mai e poi, ancora, non mollare mai "


(Conosci già il nostro sito? Si chiama QualitiAmo - La Qualità gratis sul web ed è pieno di consigli per chi si occupa di Qualità, ISO 9001 e certificazione)

Nessun commento: