venerdì 7 novembre 2014

Processi e BPM (2)

Ci sono processi che possono essere scomposti in sottoprocessi che costituiscono quasi dei processi a sé che si coordinano uno all'altro per costituire il processo nella sua interezza.

Ogni sottoprocesso è "attivato" dal sottoprocesso precedente e fornisce un risultato (ouput) per il sottoprocesso successivo. Ovviamente, il primo sottoprocesso avrà il suo input all'esterno del processo e l'ultimo fornirà un output per il cliente finale o per un altro processo interno.

Questa scomposizione gerarchica dei processi più complessi permette di esaminarli con un dettaglio maggiore.
Spesso ci viene chiesto quando si può smettere di scomporre un processo. La risposta è semplice: un processo aziendale può essere scomposto finché ogni sottoprocesso ha ancora un senso dal punto di vista organizzativo. Bisogna fermarsi quando, se si scomponesse ulteriormente il processo, si otterrebbero solamente una serie di attività prive di senso in un'ottica di BPM.



In un'organizzazione orientata ai processi, le persone si chiedono sempre come il loro lavoro influisca su quello degli altri. 
Ogni lavoratore sa perfettamente che non si limita semplicemente ad eseguire delle attività, ma contribuisce al sistema generale costituito da tutti i processi aziendali e al raggiungimento degli obiettivi complessivi.
 
Lunedì vedremo come un processo di business possa essere descritto grazie a cinque diversi punti di vista. Non mancate!


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