venerdì 30 ottobre 2015

I difetti della scuola visti dai manager

(Fonte: "Affari & Finanza")

Molta teoria e poca pratica. Nozionismo in eccesso e scarsa capacità di analizzare, di dialogare, di lavorare in gruppo e di confrontarsi con il mondo delle aziende.
La scuola italiana, almeno nell'impostazione tradizionale, non insegna ai giovani a mettere in atto le competenze acquisite in aula.

Nell'indagine di AstraRicerche per ManagerItalia (...) i manager bocciano il sistema formativo italiano. Pensano, infatti, che la scuola attuale non sia meritocratica, non valorizzi e non metta in evidenza le qualità degli studenti migliori.
Il 74,3% degli intervistati suggerisce ai giovani di cominciare a svolgere piccoli lavori durante la scuola superiore e all'università e il 71,6% di studiare all'estero con i progetti Erasmus.
La metà del campione coinvolto (45,4%) invita gli studenti a non fermarsi alla laurea e di scegliere un master/formazione post università.

L'81,7% dei manager respinge l'aproccio dei giovani entrati in azienda negli ultimi anni e di questi il 28,2% si dice molto deluso, giudicando inferiori alle attese soprattutto le soft skill realizzative, ossia la capacità di comunicare, mettersi in relazione, dialogare sul piano imprenditoriale e manageriale, di organizzare e decidere. Inoltre il 75% giudica insufficienti le competenze linguistiche.

(...)

La scuola fornisce sicuramente la capacità di approfondire e interpretare tematiche e materie, ma manca quel pezzettino in più che serve a contestualizzarle e applicarle.

Non serve solo sapere ma anche saper agire.

(...)

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