martedì 26 febbraio 2013

Comunicare con chi ci attacca

(Tratto dalla rivista: "Mente & Cervello")

"Proprio perché lasciare spazio a un interlocutore che ci attacca non è facile né spontaneo, ecco alcuni consigli dell'antropologa Marianella Sclavi:
  • Non prenderla personalmente
  • Di fronte a un attacco, rilassati: pensa a quanto fa bene all'altro sfogare tutta quell'acredine, interpreta le sue urla come dei tentativi maldestri di dirti qual è il suo problema, la sua aggressione come una debolezza
  • Impara a prendere tempo: è sempre possibile non dire niente
  • Vedi l'aggressore come uno che, rendendoti la vita difficile, ti costringe a praticare ancora meglio il gioco dell'ascolto attivo
  • Usa molto la parafrasi, tecnica fondamentale dell'ascolto attivo: «Provo a vedere se ho capito bene cosa mi stai dicendo»
  • Presenta quel che capisci in modo positivo, dal loro punto di vista
  • Capire non significa condividere: se sei in grado di presentare il loro caso meglio di loro, poi quando ne mostrerai le debolezze non li tratterai da scemi
  • Prendi appunti, rallenta il ritmo del botta e risposta
  • In situazione di tensione cerca di apparire leggermente ottuso, è la tecnica del tenente Colombo: si acquisiscono informazioni e fa calare le difese dell'interlocutore
  • Rimanda la risposta a un altro momento
  • Sottolinea l'importanza e l'autorità degli interlocutori
  • Dai importanza alle loro emozioni" 
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