martedì 1 aprile 2008

Deming: l'americano che insegnò la qualità ai giapponesi

Abbiamo appena finito di leggere il libro "Dr. Deming – The American Who Taught the Japanese About Quality" scritto da Rafael Aguayo. Aguayo ha avuto Deming come insegnante negli anni ‘80.

Il libro tratta in modo esauriente i 14 punti del grande guru della qualità, fornendo numerosi esempi che coprono molte tipologie di aziende e di settori.

Questi sono i punti che abbiamo trovato più interessanti:

- senza la profonda conoscenza apportare correzioni basandosi su un sistema di feedback può portare a risultati disastrosi.

- chi è responsabile per la qualità? Il 90% delle cose che chiamiamo "qualità" non sono responsabilità della forza lavoro come, ad esempio, il budget per la formazione, le scadenze, l’accettazione della progettazione, gli strumenti e le assunzioni.
Questi sono tutti compiti del management, anche se il lavoratore è quello che spesso viene messo in croce se ci sono carenze qualitative.

- Occorre collaborarore con i concorrenti per quanto riguarda la ricerca e lo sviluppo.
In Giappone, infatti, i costi di R&D sono minori perché gruppi formati da persone che appartengono a diverse organizzazioni lavorano insieme sulla stessa tecnologia e condividono le loro idee.
Una volta che hanno raggiunto il loro obiettivo, ritornano ad essere concorrenti, concentrandosi sulle vendite e sui guadagni, sul prezzo e sulle performance.

Quest’ultimo punto in particolare può sembrare parecchio strano ai manager occidentali, ma possiamo citare un grande esempio con il progetto Eclipse IDE.
Eclipse fu creato da un gruppo molto numeroso di persone che avevano tutti una causa comune ma che erano concorrenti. Alla fine del progetto, aziende come IBM e Borland iniziarono a competere sul mercato con prodotti basati proprio su Eclipse come RAD e JBuilder.

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